Online l’ebook “Diario dalla terra – Incontrare uomini che camminano sulle acque”

Raccolta di racconti di Maurizio Mequio La frontiera la si supera incontrando l’altro, denudandosi di fronte a lui, abbandonandosi alla magia dell’incontro. In viaggio ad un certo punto si incontra un falso cartello stradale “Benvenuto a…”, poi in qualche modo ti chiedono i documenti. Devi dire chi sei, se lo segnano, devi essere quella persona lì, … Continua a leggere

Le grand Ghettò e i villaggi migranti a cielo aperto

ROMA – L’autunno è alle porte e i ragazzi iniziano a rientrare nelle grandi città. Vi si riaffacciano per lo meno. Erano scomparsi, nascosti lì dove nessuno può vederli. Dove a tutti fa comodo non guardare. Quest’anno però qualcosa di diverso è in atto. Quello che prima era un casolare occupato è diventata una comune, … Continua a leggere

Disintegrazione culturale. Reinventarsi cattivo per essere ascoltato

ROMA – Ha un cappellino arancione piantato sulla testa. Sorride in continuazione. Muscoloso, sfrontato e ingenuo. Dice di aver ucciso venti persone. E’ un rifugiato politico ospite di un’altra struttura. “Il mio Paese, la Costa d’Avorio, paga il vostro Paese per farmi stare qui. A questo punto vorrei tornare in Africa, ma non posso. Sono … Continua a leggere

In piedi, da un centro al carcere, dalla prigione sulla strada

ROMA – Erano giorni che tentavo di parlargli. Lui mi sfuggiva, pur restando fermo, restandomi davanti. Aveva perso il sorriso e non riuscivo ad andare oltre il “Come va?”, “Bene, non ho problemi. Sono pulito”. La Questura gli aveva chiesto di restare a Roma, di comunicare qualsiasi suo spostamento perché stavano indagando sul suo conto. … Continua a leggere

Amore, lacrima la luna

Racconto per il concorso “Indagine su Giulietta”   E’ il regno degli imprenditori avidi, delle finanziarie, dei mutui. Goran è nato a Roma da genitori macedoni, ha sei sorelle e vive in una baracca nascosta sulle rive dell’Aniene. Luna è una studentessa dei Parioli. Non ha voluto seguire la strada dei suoi genitori, ha scelto … Continua a leggere

Il venditore di girandole. Una bengalese storia d’amore

ROMA – Ha il permesso di soggiorno da minore scaduto. Ha due mesi per rinnovarlo. E’ un venditore di girandole, carica la molla, si piega sulle ginocchia, poi accompagna il giocattolo verso l’alto, rialzandosi e facendo un saltello. Abbassa lo sguardo, allunga la mano, recupera la sua girandola e poi sorride al pubblico affascinato. Lo … Continua a leggere

Les bateaux de l’espérance. Profughi che camminano sull’acqua

ROMA – L’acqua, la si può camminare. La Libia era un Paradiso d’Inferno. “Si aveva tutto, una casa, un lavoro, l’acqua, l’elettricità. Agli stranieri davano ospitalità: la possibilità di esistere, il vitto, l’alloggio”. Non c’era la libertà europea: “Noi stranieri non potevamo andare in certi posti, eravamo discriminati, malmenati. Non potevamo guardare le loro donne. … Continua a leggere

Fuori città. Chiedere asilo sottovoce : “Non farti vedere, non disturbare, non essere felice!”

ROMA – Seicento metri, più di seicento passi. Ci sono Centri di Accoglienza Temporanea in città, altri in campagna. Fuori dal mondo. Lontano dagli occhi. Sono le 6 e 30 di mattina, la signora del villino accanto alza la serranda, si affaccia e vede Oubran fare su e giù per la strada sterrata. Un percorso … Continua a leggere

Immigrazione. Chiedere asilo tante volte e non perdere la propria identità

Il barbiere di Ségou  ROMA – Figaro ha tanti anni di più dei suoi diciassette dichiarati dai medici dell’Ospedale che lo hanno visitato. Viene dal Mali, nato in un villaggio nei pressi di Ségou. E’ cittadino del mondo, prigioniero di un sistema che non lo spaventa più. “Sono cicli”, giri di giostra, “Solo Dio sa … Continua a leggere

Senza lavoro e senza documenti. I migranti ai tempi della crisi economica

ROMA – “Non c’è lavoro, non c’è soldi. Che fare?” Lo spread balla dai 400 ai 500, le fabbriche chiudono, gli italiani sono cassaintegrati, disoccupati, precari o sottopagati, ma gli stranieri? “L’Italia è bella, ma c’è crisi”. Iniziano a fare le valige, ad avvisare i loro parenti, per interrompere l’esodo o per fargli cambiare la … Continua a leggere